italymade





FAQ

Dubbi, domande e critiche, sul progetto Italy Made

D: Perché Italy Made? Cosa significa esattamente?

R: Italy Made: “L’Italia ha fatto” è semplice e sintetizza alla perfezione la nostra idea, la nostra volontà di creare uno strumento che permetta al consumatore di riconoscere la provenienza delle fasi lavorative del prodotto che intende acquistare.
La scelta dell’inglese, che ha fatto storcere il naso a qualcuno, è stata fatta in un ottica di lungo periodo: il nostro traguardo è quello di fare in modo che il marchio abbia anche una risonanza internazionale, perché anche all’estero esista la possibilità di acquistare beni che siano stati prodotti in Italia da aziende italiane.

D: Cosa ci guadagna il consumatore finale?

R: Il cliente avrà finalmente l’opportunità di scegliere in maniera consapevole. Potrà riconoscere immediatamente un prodotto realizzato per almeno l’80% in Italia, grazie al logo di Italy Made apposto sul packaging. Decidendo di acquistare italiano il consumatore si garantirà la qualità tipica delle lavorazioni della nostra tradizione.

D: Partecipare a questo progetto, che vantaggi porta alla mia azienda?

R: Prestigio, perché il marchio Italy Made garantisce che i prodotti della tua azienda sono realmente realizzati in Italia. Riconoscimento da parte del consumatore finale, perché il marchio Italy Made diverrà, nell’immediato futuro, uno strumento che guiderà il cliente che vuole scegliere di acquistare prodotti italiani. Visibilità, in quanto il nome della tua azienda comparirà nel sito di Italy Made come sostenitrice o azienda certificata.

D: Chi mi assicura che i prodotti, i servizi e le aziende con il marchio “Italy Made” rispettino veramente i presupposti per poter utilizzare tale logo?

R: La nostra associazione si impegna a vagliare con cura le domande delle aziende che intendono “guadagnare” il marchio Italy Made, facendo accurate ricerche e valutando attentamente i dati forniteci dalle stesse. Stiamo inoltre provvedendo a studiare un vero e proprio metodo di controllo, instaurando una collaborazione con una azienda di certificazione esterna, in maniera che l’etichetta Italy Made diventi a tutti gli effetti una garanzia per il consumatore finale e non una semplice autocertificazione.

D: Perché comprare Italy Made quando esiste già il Made in Italy?

R: Secondo l’articolo 24 del Codice Doganale Europeo (Regolamento CEE 2913/1992): “Una merce alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi e' originaria del paese in cui e' avvenuta l'ultima trasformazione o lavorazione sostanziale, economicamente giustificata ed effettuata in un'impresa attrezzata a tale scopo, che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo od abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione”. Quindi spesso accade che l’etichetta Made in Italy non garantisca che le fasi di produzione avvengano in Italia.
Italy Made, invece, certifica che almeno l’80% dei costi aziendali o di prodotto siano imputabili a lavorazioni italiane.

D: Mi sembra la solita “idea di marketing”: tanto fumo e niente arrosto

R: In realtà si tratta proprio di un’idea di marketing, ma il suo punto di forza è che si tratta per il momento di molto arrosto (abbiamo già citato il ritorno economico e d’immagine per le aziende Italy Made e i vantaggi per il consumatore) e poco fumo. Molte aziende, infatti, hanno già dimostrato il loro interesse a partecipare a questo progetto.
Ora manca solo far sentire a tutti il profumo di questo arrosto, ovvero le enormi potenzialità di Italy Made. Ovviamente ciò verrà facilitato dal crescere delle adesioni.