MADE IN ITALY/ COLDIRETTI: CONSUMI RECORD PER LATTE FRESCO
Roma, 22 dic. (Apcom) - E' record per la presenza sulle tavole degli italiani di latte fresco Made in Italy che fa registrare il piu' alto tasso di crescita nei consumi tra tutti gli alimentari, con valori superiori di quasi tre volte la media. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento ai dati sul commercio al dettaglio divulgati dall'Istat, sulla base dei dati Ismea - Ac Nielsen, relativi agli acquisti alimentari delle famiglie nel primi dieci mesi del 2005. (continua)
NATALE; COLDIRETTI: «UN FRUTTO SU QUATTRO E' STRANIERO MA NON SI VEDE»
(AGE) ROMA - "Quasi un frutto su quattro è straniero (23 per cento) ma al consumo e’ difficile verificarlo perché sono scomparse le etichette obbligatorie per legge con le informazioni relative alla categoria, alla varietà e soprattutto all'origine dei prodotti in vendita". E' quanto emerge dall'attività di controllo dell’Ispettorato Repressioni Frodi sui banchi di vendita e la Coldiretti sottolinea che l’invasione di frutta e verdura “clandestine” favorisce le speculazioni natalizie e mette a rischio la salute con la possibilità che vengano spacciati come Made In Italy prodotti importati e realizzati senza il rispetto delle stesse regole di carattere sanitario, ambientale ed etico. Per assicurare uno shopping trasparente contro le distorsioni causate “dall’effetto festa” è scesa in campo la Coldiretti con una speciale task force di Babbo Natale che ha portato in dono a tutti i commercianti e ambulanti “buoni” cartellini in cui indicare prezzo, origine, varietà e qualità di frutta e verdura in vendita. (continua)
Alimentazione: alzi la mano chi non ha paura!
Ansia e preoccupazione sono le emozioni più sentite dagli italiani a tavola: l’87,4% dei consumatori considera il sistema di produzione “molto rischioso”, e il 75,8% di essi si manifesta “ansioso” nell’assumere i cibi. I principali timori sugli alimenti riguardano gli ormoni (67,1%), i pesticidi (66,0%) e gli antibiotici (64,3%). (continua)
Multe per commercio falsi made in Italy
Le multe fino a un milione di euro per importatori e commercianti che acquistano per rivenderli prodotti con una falsa indicazione di origine sono una risposta coerente con la necessità di tutelare il Made in Italy dalle truffe e dalle falsificazioni che danneggiano gravemente gli imprenditori. È quanto afferma la Coldiretti, impegnata in una mobilitazione a sostegno della produzione nazionale, nell'esprimere soddisfazione per la norma contenuta nel decreto fiscale che accompagna la finanziaria al quale l'Aula della Camera ha dato il via libera definitivo. (continua)
NATALE; COLDIRETTI: «CONSUMI, E' VERO "MADE IN ITALY" SOLO UN PROSCIUTTO SU CINQUE»
(AGE) ROMA - "Nei cesti e sulle tavole del Natale italiano si stima che ben quattro prosciutti su cinque provengano da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Spagna o Germania e sono solamente “mascherati” da Made in Italy". E’ quanto denuncia la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un inganno reso possibile dal fatto che non è ancora obbligatorio per i salumi indicare in etichetta l’origine come avviene per la carne bovina e per quella di pollo. "Per avere la certezza di consumare salumi ottenuti da maiali allevati in Italia non basta dunque richiedere prosciutto cotto, crudo o stagionato ma occorre scegliere prosciutti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) che sono riconosciuti dall'Unione Europea e individuabili dal marchio comunitario (DOP) o da quello del Consorzio di Tutela come i Prosciutti di Parma, San Daniele, Modena, Toscano, Berico-Euganeo e Carpegna". "La realtà è che sui circa 50 milioni di pezzi di prosciutto venduti solo dieci milioni sono stati ottenuti da maiali allevati in Italia mentre per il resto si tratta soprattutto di cosce importate per essere solo lavorate sul territorio nazionale". (continua)
Il Made in Italy, questo sconosciuto.
Si parla molto di made in Italy, di questi tempi. Soprattutto come arma vincente, forse l'ultima, per contrastare l'inarrestabile avanzata delle truppe "unbranded" (ancora per poco!) provenienti dall'oriente, in particolare dalla Cina. Le quali sembra possano essere fermate solo opponendo loro il magico vessillo dell'"italianità". Ma che cosa è questa "italianità"? Di che cosa è fatta? Che cosa la caratterizza? Ha provato a chiarirlo qualche tempo fa il "Future concept Lab", istituto di ricerca/consulenza fondato e gestito da Francesco Morace, in un interessante volume dal titolo "Estetiche Italiane", edito da Scheiwiller. (continua)
"L’azienda Italia minaccia il made in Italy"
«Il design italiano è gravemente minacciato. E non sono le aziende cinesi, indiane o turche la fonte principale di questa minaccia, ma le stesse aziende italiane. Il sistema moda italiano si sta autodistruggendo, col sostanziale beneplacito delle associazioni industriali e della magistratura». Il J’accuse arriva da Oscar Marcheggiani che per la società di consulenza Arthur D. Little è responsabile del Fashion & Textile Group. (continua)
Voglia di alleanze per sostenere il made in Italy
Sta per chiudersi un anno molto difficile per il fashion made in Italy, incalzato dalla concorrenza dei paesi asiatici, primi fra tutti la Cina, che da quando sono cadute le quote delle importazioni ha letteralmente inondato il mercato tricolore. Basta dire che nei primi sette mesi, la percentuale delle scarpe gialle che ha varcato i confini della Ue, è cresciuta del 500 per cento. (continua)
NATALE/ COLDIRETTI: 3 ITALIANI SU 4 SCELGONO PRODOTTI TIPICI
Roma, 17 dic. (Apcom) - Nonostante la diffusione dei regali tecnologici, per Natale i prodotti tipici, magari confezionati in cesti, piacciono a tre italiani su quattro. E' quanto mette in evidenza la Coldiretti, sottolineando che rispetto allo scorso anno si prevede un aumento di ben il 9% di coloro che sceglieranno prodotti a denominazione di origine in tavola. Un tendenza che - sottolinea la Coldiretti - dimostra come l'autentico Made in Italy resiste ancora nel piatto di fronte all'avanzare dei tessuti cinesi, dei telefonini svedesi ed in generale della tecnologia asiatica. (continua)
Made in Italy, sì Ue ai marchi obbligatori
Bruxelles - Si apre una nuova fase, per certi versi epocale, negli interscambi commerciali. Anche se ci sarà molto da fare e non tutti gli schieramenti in campo sono soddisfatti, perchè partitari di restrizioni ancora più severe. La Commissione europea ha, infatti, confermato, ieri, con una decisione storica, di aver adottato la proposta di regolamento sull'etichettatura obbligatoria delle merci provenienti dai paesi terzi extra Ue. Secondo quanto riferito da fonti del gabinetto del commissario Peter Mandelson, il regolamento, così come già anticipato dal ministro delegato del Commercio Estero Adolfo Urso, sarà applicato ad alcuni settori come, ad esempio, il tessile, le calzature, la ceramica, il vetro, i mobili e i prodotti in cuoio. (continua)
MADE IN ITALY:ROMA; COLDIRETTI, ETICHETTA ORIGINE OBBLIGATORIA ANCHE SU ALIMENTI
(AGE) ROMA - «Ora non ci sono più scuse per rendere obbligatorio anche sulle etichette di tutti gli alimenti l’indicazione del luogo di allevamento o coltivazione del prodotto agricolo impiegato per combattere le contraffazioni e per garantire la rintracciabilità delle produzioni, maggiori controlli e scelte di acquisto consapevoli per i consumatori di fronte alle emergenze sanitarie che si rincorrono». È quanto ha affermato la Coldiretti in riferimento alle dichiarazioni del ministro delegato del Commercio estero, Adolfo Urso, viceministro, sul via libera della Commissione europea alla proposta di regolamento sull'etichettatura obbligatoria delle merci extra Ue. «La decisone della Commissione europea sui prodotti industriali fa incredibilmente seguito - ricorda la Coldiretti - alla minaccia da parte della stessa Istituzione dell’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’obbligo di etichetta di provenienza per i polli venduti in Italia, introdotta dall'ordinanza del Ministero del Salute per fronteggiare l’emergenza influenza aviaria. (continua)
WTO/ COLDIRETTI CONSEGNA A MINISTRI FALSI 'MADE IN ITALY'
Roma, 15 dic. (Apcom) - Provolone cheese prodotto negli Stati Uniti, autentico Parmesan australiano, conserva "La contadina nello stile di Roma" ottenuta da pomodoro fatto crescere al sole della California (USA), ma anche caciotta e pecorino "naturali e italiani" fatti però stagionare dal latte di mucche e pecore allevate nel distretto di Shanghai e confezionate in Cina con tanto di bandiera italiana. (continua)
INFLAZIONE. Coldiretti, per Natale controlli a cartellini fuorilegge
Verificare l'origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, acquistare quantità contenute per ridurre gli sprechi, preferire le produzioni locali che garantiscono maggiore freschezza e privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori per contrastare la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola. E' quanto consiglia Coldiretti, in occasione della diffusione dei dati Istat sull'inflazione, risultata stabile nel mese di novembre, nel sottolineare che sono necessari controlli sulla trasparenza dei cartellini contro le speculazioni che, complici il Natale e la scusa del maltempo, rischiano di aggravare ingiustamente la spesa dei cittadini, nonostante che in campagna i prezzi pagati agli agricoltori siano diminuiti del 5,1 per cento. (continua)
Coldiretti in difesa del Made in Italy
REGGIO EMILIA (13 dic. 2005) - Consumare il Made in Italy è importante, lo diventa sempre di più sia per salvaguardare la nostra economia, sia per tutela i cittadini. I consumatori hanno il diritto disapere ciò che mangiano, conoscere la vera provenienza dei prodotti, acquistare alimenti garantiti, pagare un giusto prezzo, evitare truffe alimentari e soprattutto proteggersi dalle truffe alimentari che tanto hanno fatto discutere in questi ultimi giorni. (continua)
Rinasce la «Campionaria» col meglio del made in Italy
Milano diventerà la capitale delle «qualità italiane» e della soft economy fatta di imprenditorialità e creatività basate su profonde radici culturali «localistiche», nel significato più virtuoso del termine, proiettate alla conquista dei mercati internazionali. (continua)
INDUSTRIA/ DA PRODUZIONE ANALISTI TEMONO RIFLESSI NEGATIVI...-2
Roma, 13 dic. (Apcom) - Anche Luigi Paganetto, preside della facoltà di economia all'università Tor Vergata di Roma è pessimista: "La modesta fase di ripresa dei mesi scorsi sembra spegnersi. Il nostro sistema produttivo stenta ad adeguarsi alle mutate condizioni internazionali dell'economia. A perdere quote di mercato sono i settori tradizionali del made in Italy, come il tessile e l'abbigliamento, non sostituiti da altri comparti. A peggiorare la situazione - afferma Paganetto - c'è la domanda interna, in fase di stagnazione sia in Italia che in Europa". (continua)
L'hi tech italiano vola negli States con Tecnalia
Tecnalia, l'associazione di professionisti dell'hitech che mira a promuovere l'italian style anche in campo tecnologico, sigla un protocollo d'intesa con la Tarantino & co., giovane e dinamica società operante nel campo del Business Development con sede a New York, al fine di costituire una "connessione" tra "cervelli" Italiani e imprese Statunitensi. (continua)
COLDIRETTI, BEDONI: «IL MADE IN ITALY NON E' QUELLO CHE ARRIVA DAI PORTI»
E(AGE) ROMA - Bisogna impedire che per colpa delle maglie larghe della normativa si radichi definitivamente sui mercati un falso Made in Italy che si "produce" nei porti e sfrutta l'immagine positiva di un territorio e di uno stile ineguagliabili a vantaggio di alimenti che nulla hanno a che fare con il tessuto produttivo agricolo italiano, come l'olio spremuto da olive tunisine e il concentrato di pomodoro della Cina venduto come nazionale. (continua)
Più di 700 imprenditori tessili firmano per il "made in Italy" del prodotto
Dopo tante battaglie che a poco di concreto sono arrivate per cercare di ottenere la certificazione della produzione tessile, il cosiddetto "made in Italy" del prodotto, gli artigiani ci riprovano: con una petizione, che ha chiesto la tutela del "made in"alle istituzioni. Una petizione firmata da più di 700 imprenditori tessili della provincia: e ad apporre la firma numero 720 è stato Marco Reguzzoni in persona, presidente della Provincia di Varese. (continua)
Il tessile cinese, una battaglia tra italiani
Enrichetto Ghezzo (nella foto), referente provinciale del settore moda per l’Associazione Artigiani, è innanzitutto un imprenditore del settore, uno che queste cose le vive “sul campo”: patron della Tessilnova Carnago, una azienda tessile artigiana che realizza tessuti per camiceria, ha 7 addetti di cui ben 4 familiari. Una tipica storia varesina, che di microaziende tessili è intessuta da oltre 100 anni. (continua)
MADE IN ITALY/ INDIA, NUOVO SBOCCO PER CALZATURE ITALIANE
Nuova Delhi, 7 dic. (Apcom) - Di fronte all'invasione di scarpe dalla Cina, il settore calzaturiero italiano cerca sbocchi sui nuovi mercati emergenti. Una delegazione dell'Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani (Anci) si trova in questi giorni in India per una missione esplorativa con il supporto dell'Istituto per il Commercio Estero (Ice). "Per noi il mercato indiano è completamente nuovo - ha detto Alberto Gozzi, tesoriere dell' Anci e responsabile per lo sviluppi di nuovi mercati - ma pensiamo abbia grandi potenzialità nella classe di alta gamma, se non altro per la presenza di una classe di consumatori rappresentata da circa 30 milioni di nuovi ricchi". (continua)
Le schegge vitali del made in Italy
Ancora non si può parlare di ripresa, ma non c'è dubbio che l'industria italiana è attraversata da 'schegge di vitalità economica'. Di fatto gli ultimi indici negativi della produzione industriale ancora pesano e si fanno sentire, soprattutto per i diversi mesi in cui si sono protratti. Ma se in superficie aleggia la recessione, nel fondo del tessuto produttivo italiano le cose sembrano muoversi con molta energia: proprio in quello strato industriale che porta il nome di piccole e medie imprese. (continua)
Destinazione prioritaria: distretti industriali
Tre milioni di visitatori previsti, i 37 ristoranti presi d'assalto, aumentati fino a 115mila i metri quadrati di esposizione, 97 Paesi stranieri presenti, 2.400 imprese (500 delle quali lombarde) provenienti da tutta Italia: le cifre dell'Artigiano in Fiera (aperto fino a domenica) stanno «sbaragliando» le edizioni precedenti. Tanta gente nei padiglioni della «vecchia» Fiera per fare shopping, occasione davvero irripetibile prima di Natale e quattro storie da raccontare in mezzo, precedenza a un'artigiana di 43 anni che costruisce e disegna interni di armadi su misura nel suo laboratorio di Porta Vittoria in via Archimede. (continua)
«Con le lampade fatte a mano riesco a battere anche i cinesi»
Tre milioni di visitatori previsti, i 37 ristoranti presi d'assalto, aumentati fino a 115mila i metri quadrati di esposizione, 97 Paesi stranieri presenti, 2.400 imprese (500 delle quali lombarde) provenienti da tutta Italia: le cifre dell'Artigiano in Fiera (aperto fino a domenica) stanno «sbaragliando» le edizioni precedenti. Tanta gente nei padiglioni della «vecchia» Fiera per fare shopping, occasione davvero irripetibile prima di Natale e quattro storie da raccontare in mezzo, precedenza a un'artigiana di 43 anni che costruisce e disegna interni di armadi su misura nel suo laboratorio di Porta Vittoria in via Archimede. (continua)
Destinazione prioritaria: distretti industriali
I prossimi fondi europei, per la particolare qualificazione e consistenza che hanno, impongono un grande impegno progettuale per giustificarne l’utilizzo. Innanzitutto la loro stessa fonte suggerisce che il potenziale e variegato campo d’intervento economico, sociale e culturale dovrebbe avere una comune “filosofia” europea. In quest’ordine di idee non è difficile far emergere le relative linee progettuali per ciascuno dei tre canonici campi d’intervento di cui prima. (continua)
« Europa attenta, no a leggi truffa sul made in Italy »
MILANO Ennesimo rinvio. Ma la speranza c'è. Anzi, la certezza scritta. La Commissione Europea ha posticipato alla settimana prossima la decisione di introdurre l'etichetta obbligatoria sui prodotti extra- Ue. Una sorta di etichetta anti- Cina. Il regolamento quindi vedrà quindi la luce la prossima settimana. In concomitanza con la riunione del Wto in programma a Hong Kong a partire da martedì. Una decisione attesa da anni dal tessile- abbigliamento italiano. Non solo, anche il mondo dei calzaturieri non vede l'ora di gioire.(continua)